CULTURA GENERALE

24/10/18

Stiamo arrivando !

Come ogni giorno mi avvio, insieme a molte altre "pecorelle", lungo il percorso che dalla banchina della metropolitana di Milano Porta Genova mi conduce a riveder le stelle in superficie, ma mi accorgo quasi subito che c'è qualcosa di diverso dal solito.
Con acuto senso di osservazione, nel giro di qualche secondo mi rendo conto che praticamente ogni superficie utilizzabile è stata ricoperta dalla pubblicità di Red Dead Redemption 2: le torrette dei tornelli di ingresso, le fiancate delle scale mobili, le pareti e ovviamente l'intero corriodio che sale verso l'uscita, come da foto.
Non posso esimermi appunto dal fare qualche foto, e pazienza per la privacy violata di alcuni passanti, foto che poi pubblico sui social, ricevendone un riscontro che gli anglofoni definirebbero overwhelming. Tanto per dire, sul gruppo facebook "XBOX ITALIA" siamo a circa 300 like.

Capisco benissimo, si tratta di un gioco davvero molto atteso, pubblicato dopo anni di lavoro da una software house molto amata e seguita. Ma non credo che se avessi pubblicato un banale trailer/banner pubblicitario relativo all'imminente uscita, ne avrei ricavato un responso paragonabile.
Qual è allora il punto?
Secondo me il punto è che noi videogamer ci stiamo sempre più scocciando di non essere presi sul serio. Siamo stufi che la "gente" non capisca che la nostra forma di intrattenimento preferita non è roba da sfigati/asociali/problematici e che merita la considerazione che già da tempo viene riconosciuta ad altro.
Una campagna pubblicitaria di queste dimensioni (così come uno spot televisivo, per fare un altro esempio) vale da un punto di vista sociale come un "timbro di serietà", per così dire: lo possiamo additare ai nostri familiari, cari, colleghi e a tutti quelli che... "non capiscono", e dir loro "vedi? quello lì è il gioco che sto aspettando!" ed è come se vederlo appeso al muro lo facesse diventare più socialmente accettabile.
E' come se, manifesto per manifesto, si fosse finalmente sfumata la differenza rispetto all'ultimo film di Tom Cruise: che non piacerà a tutti, ma non è che se dico che stasera me lo vedo la gente mi guarda perplessa in quanto tipico/patetico "eterno peterpan che non vuole crescere".

Insomma, Red Dead Redemption 2 sta arrivando.
Ma quei 300 like per me vogliono dire soprattutto un'altra cosa: noi gamers stiamo arrivando.

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