04/02/12

Chiedete, e vi sarà dato

Come già detto, mi sono messo nuovamente dietro a TopSpin3. 
Il punto dolente sono gli obbiettivi online, soprattutto per il fatto che ormai ci sono veramente pochissimi aficionados (parlandosi di tennis, riprendo un classico del gergo del grandissimo Gianni Clerici, a mo' di omaggio) online e quindi il primo, grave, problema sta nel... trovare gli avversari!
In un momento di disperazione nera sono arrivato persino ad ipotizzare boostate autarchiche, per la serie "potrei comprarne una seconda copia - tanto costa poco - poi prendo anche un 48 ore del live e obbligo mio padre a giocarci, magari finisce che gli piace anche...".
Una volta esauriti questi momenti di delirio, mi sono messo a pensare e fare cose lievemente più sensate, come: uno, lanciare un appello sul mitico gruppo facebook "Obsessed with gamepoints" (che con questo nome non poteva non avermi tra i propri membri) e, due, andare a vedere la leaderboard del periodo del gioco e contattare i giocatori. 
L'idea uno al momento promette bene ma non c'è ancora nulla di concreto, invece l'idea due ha subito e insperabilmente dato ottimi frutti. Mi dichiaro ufficialmente debitore di Lonestar 1975, il quale nell'ordine:

  1. Si è visto giungere un invito a giocare da un perfetto sconosciuto, per giunta a un gioco a cui non stava nemmeno giocando
  2. Ha messo su il gioco e ha contattato lo "scocciatore" (il sottoscritto)
  3. E' stato per quasi un'oretta a creare partite per poi ritirarsi immediatamente dopo, consentendomi di avanzare spedito verso lo sblocco di una bella serie di achievements.
  4. Nel mentre mandava messsaggi al suddetto "scocciatore" chiarendo meccanismo del match-making online del gioco e modalità di boostata.

Insomma: gli ho dato un bel feedback positivo, ma in realtà quello che ci sarebbe voluto è un monumento!

Ho voluto raccontare questa edificante storiella da Libro Cuore, soprattutto a testimonianza che il mondo del gaming, se vissuto con l'approccio giusto, è agli antipodi di quella immagine di solitudini da disadattati con cui "gli altri" ci immaginano, o vogliono immaginarci. E' bello pensare di avere scovato ed essere stato in contatto con un mio quasi coetaneo gentile e disponibile che, dalla lontana Germania, ha collaborato per consentirmi di  raggiungere gli obbiettivi prefissati... non so, c'è la sensazione di un messaggio in una bottiglia che sia stato raccolto (e quanto prontamente!) da qualcuno e anche se vogliamo una sorta di allenamento ad uscire dal guscio, a non aver paura a farsi avanti, a chiedere agli sconosciuti, a coltivare insomma tutto quello che sta intorno al semplice fatto di sparare/saltare/demolire eccetera eccetera. 

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