24/05/13

One


Ed eccomi a dire qualcosa sulla futura, annunciata Xbox One, dopo aver lasciato le notizie decantare per qualche giorno e seguito un po' l'evolversi degli umori della "piazza".
Credo che questo annuncio, con le perplessità e le critiche che ha suscitato, mi abbia aperto gli occhi sul fatto che esistono due diverse "comunità" di utenti di xbox, molto distinte.
Ci sono gli "entusiasti" della tecnologia, e ci sono quelli che giocano per giocare.

Io sono tra i primi. Senza fanatismi, ma sono di quelli.
Sono di quelli che da ragazzini sono rimasti affascinati dai film di fantascienza, in cui i protagonisti parlavano e interagivano con strumenti intelligenti, da contesti in cui l'interazione tra umani e macchine era data come scontata e "naturale".
Da quei giorni, ogni elemento che ritrovavo, più o meno, nella vita reale era un segnale importante, era voglia di futuro che si materializzava: dall'alzacristalli elettrico della macchina nuova, al primo hard-disk che ti leggeva e scriveva dati in tempi fantascientifici (appunto).

Per me avere un computer, avere per esempio il Commodore64 non è mai stato (solo) poterci farci innumerevoli partite a International Soccer, ma significava partecipare ad un fenomeno di costume, avere in casa un coso guardato con sospetto e timore da nonni & zie, poter dire un giorno (...adesso!) "io c'ero", sentirsi parte di una comunità che non si accontentava di giocare con i giochi giocati dai padri, ma procedeva ad inventarsene di nuovi.
Così come presumo l'iniziativa dei primi che hanno installato negli uffici le porte che scorrendo si aprono automaticamente, derivasse non solo da una valutazione utilitaristica della maggior comodità, ma anche dalla voglia di esssere "fighi", di essere diversi, di sposare l'innovazione, magari anche pagando il prezzo di esserne pionieri.
Perchè, che sia molto chiaro, nessuno sta pensando o dicendo che tutto quanto arriverà sia buono&giusto, azzeccato, perfetto, ben pensato. Sto dicendo però che è bello (o meglio: che a me piace, che mi interessa) che qualcuno proponga cose nuove, idee nuove, tentativi, abbozzi magari zoppicanti di idee che daranno i loro veri frutti nella next-next-gen, o in quella dopo ancora. Per capirci... l'attuale Kinect è una bella idea, con non pochi difetti e non poche limitazioni. Di certo nessuno si sogna di dire che sia esente da critiche, ma è solo passando da questo criticabilissimo Kinect che potremo averne tra sei mesi uno decisamente migliore. Si chiama evoluzione.
Avere Xbox per me è sempre stato anche questo, soprattutto questo. Essere "dentro" al fenomeno di giocare con la tencologia e non perdere il passo con quello che mano a mano viene escogitato per farlo sempre di più e sempre meglio. Per questo mi interessano particolarmente i giochi che propongono paradigmi e approcci diversi, come Rocksmith, per questo mi interessa in generale il tanto vituperato mondo "Kinect".
Xbox One mi sembra faccia parte di questo filone. Mi sembra prima di tutto un tentativo coraggioso di provare ad inventarsi "qualcosa di diverso".

Ma, evidentemente, c'è tutta una fetta di utenti a cui non frega. Per cui Xbox è niente di più di un elettrodomestico. Che non vogliono avere noie, non vogliono cambiare abitudini, men che meno vogliono ritrovarsi a fare da cavia in qualche esperimento. 
Vogliono solo sparare, saltare, guidare. Come hanno sempre fatto, e in santa pace. 
Questi sono quelli che si stanno incavolando. Sono quelli che preferiscono chiedersi "come cambierà il mio modo di acquisare giochi tra SEI MESI a causa di questa nuova console?" e sono invece incapaci di chiedersi "come cambierà il mio stile di vita tra SEI ANNI grazie a questa nuova console?"

Ecco, la cosa che trovo più paradossale (e vagamente deprimente) dell'attuale contesto è che mediamente sono i consumatori ad essere "reazionari", ad essere miopi, a non riuscire a darsi un colpo d'ala per volare un po' più in alto dei prossimi sei mesi, o a che prezzo potranno in futuro acquistare un gioco usato.

Paradossale che si levino molte accuse verso Microsoft di impegnarsi nel trovare nuove vie per spremere soldi, quando si sa benssimo che il modo migliore per spremere soldi è quello di andare sul sicuro, non correre rischi: sarebbe costato davvero poco a Microsoft dare una bella ammodernata all'hardware, strutturare ancora meglio la parte "live" e via giù a macinare incassi con i vari Forza5 e Fifa14, investendo un decimo di quello che è stato investito in ricerca&sviluppo.

Paradossale che il produttore, che potrebbe benissimo campare di una sostanziale rendita, si sforzi di avere una vision innovativa, e facendo ciò subisca le critiche di una buona fetta di utenti, che si accontenterebbero benissimo del tanto apparentemente criticato "more of the same", adeguato all'attuale generazione di hardware.

Critiche più che legittime, sia chiaro. Ognuno ha le sue esigenze, priorità, idee.
Ma per quelli come me che stanno "dall'altra parte" è altrettanto legittimo che risulti deprimente vedere una parte non piccola della comunità col freno tirato... deprimente questa sospettosa refrattarietà alle novità, questo sistematico pensare che lasciare la strada vecchia significhi immancabilmente prenderselo in C:\, questa totale mancanza di entusiasmo che come minimo faccia dire "beh, son curioso [parola magica] di provare!".

Nessun commento:

Posta un commento