20/08/13

Nella tana del drago

Il primo contatto con Dragon's Lair, per un videogiocatore della mia generazione, è un qualcosa che rimane impresso nella memoria. Avevo dieci anni e messo lì, nel bar della piscina di Novi, sembrava (anzi, era) un vero prodigio della tecnica, prodigio di cui naturalmente e purtroppo si godeva a carissimo prezzo: il prezzo del gettone era increscioso (azzardo: cinquecento lire? o forse erano addirittura mille?) ... si trattava in sostanza di uno di quei classici casi in cui il capanello di curiosi che si rifanno gli occhi con il rolling demo viene raramente spezzato dall'ardimentoso che decide di cimentarsi con la sfida.
Personalmente credo di non avere MAI giocato a Dragon's Lair (prima di adesso) , ma in compenso ricordo qualche partita all'analogo Space Ace e il ricordo principale è che queste partite duravano POCHISSIMO. Si godeva del privilegio adrenalinico di godere di quello che in tutto e per tutto pareva un "cartone animato interattivo" e non certo un mero videogioco, ma il privilegio durava terribilmente poco, almeno nel caso che il giocatore fosse un moccioso casual come il sottoscritto.
Quando l'ho visto in offerta, qualche tempo fa, mi sono deciso a comprare questa versione per Xbox principalmente per curiosità per un gioco che a suo modo ha segnato una svolta, che mi è rimasto impresso anche se appunto ci ho giocato pochissimo, o meglio nulla: insomma una specie di "omaggio" alla mia infanzia, con il piacere di poterci giocare a piacimento, senza l'incubo pressante delle paghette rapidamente dilapidate.
E' chiaro che, come tutte le recensioni mettono in evidenza, il gioco spogliato della "magia" che sapeva suscitare all'epoca la sua veste grafica e che invece oggi non stupisce più nessuno (ma sia chiaro: solo dal punto di vista tecnico, perchè dal punto di vista "artistico" le animazioni della bottega di Don Bluth valgono sempre e comunque il prezzo del "biglietto"... penso ad esempio alle espressioni della rana quando ci prende a randellate, impareggiabile), risulta poverello... però è anche vero che per quanto mi riguarda tutto ciò che consente di allontanarsi un po' dall'onnipresente "spara-spara" rappresenta un diversivo sempre benvenuto!

In breve, come è andata:
- comprato, è rimasto lì intoccato per qualche mese
- il 19 giugno mi sono "obbligato" a giocarlo per via dell'obbiettivo di giocarci nell'anniversario del gioco
- altri due mesi di consultazione periodica degli obbiettivi,con ripromesse di farlo puntualmente disattese
- ieri, preda di una misteriosa ispirazione mi ci sono messo, con tanto di foglietti stampati per il conteggio dei punti (c'è un obbiettivo un po' rognosetto al riguardo),  e tra la serata e la primissima mattinata di oggi ho fatto quasi tutto!

Mi manca soltanto di finirlo in modalità "1983" cioè senza gli indicatori della mossa da compiere, aggiunti nelle edizioni casalinghe per renderle più abbordabili: obbiettivo che da subito mi pareva quasi impossibile, poi fattibile (si potrà usare il "continua", no?), poi quasi banale (si potrà usare il "continua" e comunque parecchi livelli comincio ad averli memorizzati ) , poi molto difficile (viene il dubbio che "continua" e salvataggi non valgano)  e al momento di nuovo fattibile (seeee figuriamoci se non valgono i salvataggi!). Vedremo.

Nessun commento:

Posta un commento