31/07/14

Minerva

Qualche sabato fa, una volta sbrigate le laboriose (e costose) incombenze che mi hanno reso proprietario di una caldaia nuova fiammante, mi sono dedicato a Minerva's Den.
Mi è piaciuto davvero molto-molto-moltissimo, al punto che sono rimasto "agganciato" alla trama fino in fondo, finendo per cenare alle dieci di sera in conteporanea della finalina Brasile-Olanda.

Mi pare che in giro non si sia valorizzato un aspetto davvero intrigante, vale a dire i frequenti rimandi e omaggi all'informatica, al mondo della progammazione e del video-gaming che pervadono il gioco.
La storia si svolge in quello che è un centro elaborazione dati in "salsa Rapture" - tra server rooms, laboratori di sviluppo e schede perforate lasciate in giro - e al centro della trama troviamo un super-computer, ma soprattutto da questo contesto si prende spunto per confezionare tutta una serie di "strizzatine d'occhio" verrebbe quasi dire da nerd a nerd. ;-)
L'esempio più clamoroso è naturalmente il mini-gioco Spitfire, che nella sua semplicità retrò porta inevitabilmente a riassaporare il divertimento (e assuefazione!) dei primissimi videogames, ma i richiami sono davvero moltissimi, e non tutti evidenti... c'è ad esempio questo prezioso articolo che ne svela alcuni che mi erano sfuggiti!
Ma il vero colpo da maestro di questo DLC secondo me è l'approccio al finale.
Non temete, ignari  giocatori, non intendo spoilerare l'esito finale delle vostre (ultime?) peregrinazioni per Rapture, ciò di cui voglio parlare avviene dopo che "tutto" è stato fatto, visto e svelato. Una volta finito tutto, infatti, il gioco ci assegna il semplice e pretestuoso compito di raggiungere, nella più totale assenza di nemici e pericoli, un determinato luogo: nel farci compiere questo tragitto ci impone di passare attraverso una serie di luoghi carichi di significato e di ricordi, per chi abbia voluto lasciarsi prendere dalla vicenda narrata. E una volta tanto, il soffermarsi a godere e riflettere su questi dettagli ed elementi non è solo una normale possibilità offerta dal gioco, ma è un qualcosa che il gioco ci "chiede" di fare, al tempo stesso quasi una parata d'onore concessa a questi luoghi virtuali eppure così memorabili e un'occasione irripetibile per entrare ancor più in stretta relazione con i personaggi che si sono incontrati.
Ecco, credo che il frangente sia ideale per suddividere noi gamers in due categorie ben distinte: quelli che sono corsi alla fine in modo da terminare il gioco il prima possibile, e quelli che sono rimasti a bearsi di ogni foto e di ogni soprammobile.  ;-)

Per chi volesse approfondire tematiche e intenti del dlc, segnalo questo interessante articolo

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