14/07/15

Vederne tante


Un'altra impegnativa scalata alla spalle! La medaglia d'oro in tutte le sfide "a scenario" di F1 2013 è uno di quei 3/4 obiettivi che quando ho iniziato questo gioco (spinto dalla passione e non certo da calcoli relativi agli achievement, visto il preoccupante rateo medio) mi son detto "eh, questo mi sa che non riuscirò mica a farlo".
E invece eccoci qua, e non è stato nemmeno troppo difficile. 
Sicuramente è stato divertente ed appagante, ed è quello che conta. 
Devo dire che la mia iniziale preoccupazione è un po' calata non appena ho capito che il livello "oro" rispetto al "bronzo" delle primissime sperimentazioni variava solo per il numero di riavvolgimenti consentiti, soltanto uno, ma a quanto pare non per le performance degli sfidanti.
Non mi metterò certo a raccontare la rava et la fava di tutte le venti e più situazioni proposte e di come ne sono venuto fuori con successo. In generale voglio solo dire che la modalità è senz'altro divertente, dato che vengono create e cesellate situazioni particolari che mettono alla prova determinate capacità del pilota e che comunque consentono di vivere momenti "topici" come molti di quelli che da appassionati abbiamo seguito in televisione: il tipo di scenario più difficile è senz'altro quello della rimonta, in cui viene richiesto di raggiungere una certa posizione (o un certo avversario) trovandosi all'inizio nelle retrovie... quando lo scenario prende le mosse dalla partenza vera e propria è già più facile, dato che si può provare a inventare qualche "numero" nelle primissime curve, ma quando invece lo scenario inizia in medias res sono davvero cavoli amari.
Al contrario, quelle in cui ci si trova davanti e bisogna "solo" difendersi sono senz'altro meno preoccupanti, si affrontano anche con uno stato d'animo più rilassato.
In particolare mi sono trovato a provare più e più volte senza successo lo scenario dell'Ungheria, in cui a causa di un'ala anteriore da sostituire ci si trova costretti a fermarsi ai box salvo poi dover recuperare le posizioni perdute... alla fine ho risolto con un'intuizione furbetta, cioè ho evitato la fermata ai box e ho gestito la situazione lottando con la mia ala mancante, d'altronde penso che in una pista come quella in cui il sorpasso non è certo facile la scelta sia molto meno irragionevole di quanto potrebbe parere, sta di fatto che in questo modo ho superato la sfida al primo tentativo. 
E anche quella di riuscire ad arrivare secondo (da settimo) in Brasile, per poter arrivare a vincere il campionato non è stata davvero facile. In questo caso ho avuto l'ennesima riprova di due "lezioni" che ho imparato in prima persona durante queste gare. 
Lezione #1 : non strafare. L'istinto porterebbe a "mangiarsi" ogni curva in preda alla smania di recuperare, perchè i giri a disposizione non sono molti e inevitabilmente sale l'ansia di non riuscire; invece bisogna mantenere la calma, inutile guadagnare mezzo secondo con numero da circo esponendosi poi al rischio forte di compromettere tutto con una cavolata, meglio guadagnare quel mezzo decimo a curva in sicurezza, avere la freddezza di accontentarsi di vedere che piano piano l'avversario è sempre più vicino e poi si, quando è il momento di sorpassare tirare fuori la "determinazione" che serve, perchè d'altro canto è vero che non c'è tempo per temporeggiare.
Lezione #2 : gli scenari non sono completamente scriptati, cioè predeterminati nella loro evoluzione, viene predisposta la situazione ma poi succede quel che deve succedere. E' determinante tenerne conto e saper cogliere il momento in cui approfittare delle schermaglie tra i "due litiganti" di turno perchè potrebbe essere l'occasione giusta e migliore per avanzare... quando capita che quelli davanti a noi si allineino buonini in fila indiana senza darsi fastidio di solito si annunciano tempi duri (per noi).

Va be, insomma... di F1 (vera o simulata) andrei avanti a parlare a valanga, quindi mi fermo prima che sia troppo tardi. E' stato divertente, e una bella soddisfazione. E adesso sotto con le medaglie d'oro della modalità "sfida a tempo", che si annuncia parecchio più dura, povero me. :-/

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