21/10/15

4 ore emmezza e non sentirle

Sono andato a controllare (su TA, naturalmente),e il primo obiettivo da me sbloccato su Red Dead Redemption risale al 9 Gennaio 2011. Duemilaundici. 
E sono ancora qua, all'avvicinarsi della fine di questo 2015, 
Cosa mi manca? Beh, intanto una "belinata" che ho perso l'occasione di sbloccare quando ho giocato per la prima volta, ma che costituisce un buon pretesto per rivivere una storia che, per fascino e realizzazione, merita senz'altro di essere rigiocata. Per cui non me ne dispiace più di tanto
E poi (c'erano) due obiettivi multiplayer legati all'espansione "Bari & Bugiardi" con tutte le carte in regola per rimanere a lungo nella categoria degli "obiettivi maledetti" : quasi  impossibili da conquistare legittimamente e alquanto incasinati persino da boostare! La difficoltà principale essendo che entrambi richiedono un tavolo com-ple-to di giocatori (6,quindi): intanto il requisito non è semplice da soddisfare in tempi in cui oramai la massa dei giocatori ha "traslocato" lontano da questo far west, qualora poi ci si riuscisse la difficoltà di arrivare a fare quanto richiesto dagli obiettivi è davvero proibitiva.
Per quanto riguarda i dadi, si tratta di arrivare a vincere senza perdere nemmeno un dado e mantenendo il tavolo pieno fino alla fine, senza che nessuno abbandoni quindi. Meglio non pensarci, a meno che non abbiate una fortuna alla Gastone, un "occhio da bluff" alla Doyle Brunson e una capacità di persuasione alla Chuck Norris.
Il poker invece: arrivare a buttare fuori un giocatore quando i bui (le "puntate obbligate" per stimolare all'azione) sono al massimo: i bui si incrementano automaticamente ogni cinque minuti e per arrivare al massimo bisogna restare (resistere) in partita per una mezzora, e poi riuscire a lasciare in mutande un altro giocatore.
Si boosta, quindi, ma anche così non è uno scherzo. Con i dati bisogna che tutti dicano per bene che dadi hanno, in modo che chi deve vincere possa dichiarare come precisa la previsione del giocatore prima di lui: esseziale sapere cosa si sta facendo, non fare casino, parlare uno per volta, sapere sempre per bene quando tocca a noi e come siamo posizionati rispetto a quello a cui tocca fare l'obiettivo. E' un genere di approccio "disciplinato" che non si trova molto spesso in questi ambienti... ricordo perfettamente un paio di tentativi fatti qualche anno fa e naufragati miserabilmente per eccessiva confusione e pura "ignoranza" dei partecipanti su cosa fare. Il poker se vogliamo è più semplice ma l'impresa è resa proibitiva dai tempi lunghi: bisogna aspettare mezz'ora che i bui arrivino al massimo e a quel punto un giocatore fa l'obiettivo. E si ricomincia. Nel mentre è facile che i giocatori che hanno già fatto possano "umanamente" distrarsi o farsi lusingare dalla tentazione di mettersi a fare altro.  
Ma insomma, nonostante queste insidie, ieri sono riuscito a fare tutto! :-D
Iniziato alle 21.30. "Persa" una prima oretta per fare obiettivi che a me non interessavano. Casini vari per partecipanti vari che andavano e venivano, party che cadevano, non anglofoni che poco capivano... alla fine riusciamo a fare 3 giri di poker, poi ci dedichiamo ai dadi, dove tutto va abbastanza liscio (il mio unico problema? sto usando il vecchissimo joypad bianco che continuamente "tira in su", impedendomi di impostare liberamente il numero dei dadi da dichiarare..! Vengo salvato dal consiglio di lasciare fermo lo stick e selezionare invece il numero con la croce direzionale). 
Dopo di che si riparte col poker, ma nel frattempo è abbondantemente passata la mezzanotte, quelli che hanno già fatto l'obiettivo avviano pericolose iniziative del tipo "mentre voi aspettate che i bui salgano noi facciamo le sfide co-op che ancora ci mancano...", mi sale il timore che l'ora tarda possa indurre anche uno solo dei partecipanti a mollare (legittimamente, in fondo) il colpo, vanificando l'attesa. 
Alla fine sono il penultimo ad essere di turno, la mia partita a poker inizia poco prima delle 01.30 e la concludo in maniera assai rocambolesca, concordando con l'altro tapino in attesa del suo turno un contemporaneo all-in alla cieca all'insegna del "a chi tocca, tocca". Fortunamente la fortuna mi premia e mi tolgo anche questo peso, e meno male che è andata così dato che a quel punto passano dieci lunghissimi minuti in cui fatichiamo a recuperare e radunare tutti gli altri, minuti in cui si fa sempre più concreta l'eventualità che l'ultimo partecipante possa rimanere con un palmo di naso. Ma alla fine i "compagni di boostata" si dimostrano di inossidabile affidabilità... non solo riusciamo a ritrovarli tutti ma addirittura uno di loro si offre di rimanere lui a farsi tutta l'ultima partita di poker, lasciando andare gli altri alle loro occupazioni... nel mio caso, al mio letto, dato che nel frattempo si erano fatte le 02.15 am. :-/

Nessun commento:

Posta un commento