05/11/15

[Ascolti] Graziani & dintorni

Post lunghetto, ma chiedo venia: in realtà sono due post al posto (prezzo?) di uno.
La prima parte è per dire che a me il blog serve anche per (illudermi di) fissare un po'di più pensieri, momenti, ricordi che altrimenti sento che finiscono tutti indistintamente per scivolare via nel marasma generalizzato delle troppe cose che faccio/gioco/penso... e anche di quelle che NON faccio/gioco/penso, ma che comunque "occupano spazio" nella mia testa. 
In tutto questo calderone, uno spazio significativo è dedicato alla musica. E siccome oramai una sostanziosissima percentuale della musica che ascolto mi arriva tramite il servizio Xbox Music (da poco ribattezzato Groove e che, detto per inciso, è una colossale figata), mi sono detto che questo poteva rappresentare un ottimo aggancio per lasciare sul blog anche una breve traccia degli album che mi hanno interessato o anche solo fatto compagnia, ascoltati tramite Xbox Music. 
E ora, la "prima puntata" di questo filone.

Ivan Graziani mi è sempre piaciuto, ma il problema è che non avevo mai avuto occasione di andare oltre quella mezza dozzina di canzoni che "tutti" conoscono (più un apprezzatissimo approfondimento dell'album Viaggi & Intemperie). Ultimamente con Groove mi sono imbattuto in una serie di scoperte, diciamo "collaterali" rispetto alla sua produzione ufficiale, che hanno almeno in parte colmato questa lacuna. 

Prima di tutto il live Parla Tu, meritoriamente ripubblicato in digitale il mese scorso in occasione di quelli che sarebbero stati i settant'anni di Graziani, un disco notevolissimo, non solo per la qualità dei pezzi ma anche per quella dell'esecuzione, una grande performance con qualche spruzzata di progressive rock e alambiccamenti anni '70 che in quest'epoca di pop preconfezionato in stile XFactor stiamo sempre più abbandonando, ma che - dosati con gusto e giudizio - restano una gran figata. Graziani chitarrista di livello si sapeva, ma qui è tutta una band che tarella a pieno regime. Chicca finale: la canzone Parla Tu, recuperata dal repertorio del primo gruppo di Graziani, una perla.

Altro live, altra bella scoperta. I figli d'arte Filippo (che ci mette la voce - e che voce - e lo sbattimento da front-man ) e Tommy Graziani alle prese con il repertorio di papà. Il talento non è forse quello iper-mega-cristallino del genitore, sicuramente non lo è ancora il bagaglio d'esperienza... insomma al gioco della torre tra i due live questo comprensibilmente perde, però gente... ce ne fossero! Sessione ritmica assolutamente da urlo, esecuzioni precise (rivedibili i cori, in certe occasioni), arrangiamenti sapienti, concerto coinvolgente e divertente, peraltro registrato su disco molto, molto, molto bene.

Infine, una delusione. La classica compilation-omaggio di "Artisti Vari" secondo me non funziona, certo con alcuni spunti interessanti. Le interpretazioni da salvare sono una minoranza, ad esempio la rarefatta Agnese della Donà, o Pigro con le belle intuizioni dei Marta Sui Tubi (ma nel loro caso sono di parte, lo ammetto). Il problema è che molti non hanno la caratura per scavare la profondità delle canzoni di Graziani (Cristicchi, Baraldi), altri si fanno prendere dalla smania di "stravolgere a tutti i costi" finendo per partorire orrori (la Olanda di Benvegnù è uno scempio), col risultato che una delle tracce più piacevoli ed efficaci è la "rispettosa" E Sei Così Bella del sopracitato Filippo.

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