29/11/15

Spartacus


Dopo le prime orette passate su Spartacus Legends, lo confesso, mi sono sentito preso in una specie di trappola. Irretito dalla passione per la serie televisiva originaria (e non si può non cogliere l'occasione per un ricordo del bravo e sfortunato Andy Whitfield ) e dalla natura free to play del gioco mi ci sono tuffato d'istinto non appena è stato reso disponibile.
Aspettate che vado a controllare la data del primo obiettivo sbloccato... ecco: 28 Giugno 2013. 
Dicevo, in trappola. Perchè il gioco non era (è) del tutto terribile, ci sono tanti rimandi azzeccati alla serie televisiva, come azzeccata è l'idea di fondo di assumere il punto di vista del lanista (cioè del, diciamo, impresario e manager dei gladiatori, interpretato nella serie dal bravissimo John Hannah ) che deve gestire una scuderia di lottatori da far scendere nell'arena.
Insomma, ci sono molti personaggi  della serie, la sua riconoscibilissima retorica sulla Gloria, l'Arena, il Fato, eccetera, la location, le musiche, l'enfasi esagerata... un bel po' di elementi che sicuramente sono in grado di fare contento l'appassionato.
Nonostante tutto ciò, il gioco non mi ha entusiasmato, come d'altronde tutti i piacchiaduro, genere per il quale non credo d'essere particolarmente tagliato.
Anche se però (non credo si possa iniziare così una frase, ma pazienza, qui alla fine si chiacchera) divagando un attimo, devo ammettere che è un genere che mi intriga, per la possibilità di sviscerare le mosse proprie dei vari personaggi ed arrivare così a prendere davvero controllo del proprio lottatore... cosa che presumo possa dare grossa gratificazione, ma appunto di sola presunzione si tratta, dato che finisco fatalmente col ricorrere al solito, frenetico e semi-inconsapevole button mashing.
Il "disagio"per così dire, trovava fondamento in una serie variegata di fattori:
1) la sensazione che gli avversari cpu della "campagna" diventassero da un certo punto in avanti di fatto ingiocabili, se non dopo aver pesantemente upgradato i propri lottatori ("...un avversario di livello DUECENTOCINQUANTA!?!?")
2) di conseguenza, la pervasività del meccanismo pay to win, accentuato dalla scelta di rendere "permanente" la morte del proprio gladiatore in caso di "pollice verso" al termine del combattimento perduto. Da un lato si plaude alla scelta coraggiosa di andare contro alla generalizzata e rassicurante presenza di salvataggi, riavvolgimenti del tempo, quittate salva-vita... d'altra parte l'opzione di "resurrezione a pagamento" del gladiatore perduto rende palese il messaggio che, in fondo, nulla è impossibile con qualche micro-transazione.
3) Il grinding richiesto per arrivare al livello 50 è smi-su-ra-to. POI sono arrivati (presumo a furor di popolo) i weeekend con doppia esperienza, i tornei, etc... ma quando ci giocavo l'unica strada per livellare di fatto erano i combattimenti pvp, con tutto ciò che questo comporta (irediddio, giocatori glitchati, rage quitters, etc etc...). Insomma, diciamo che l'obiettivo del livello 50 non è stato inserito in questo post solo perchè volutamente escluso in quanto "sgobbata consuma-tempo" [cit.]
4) Le meccaniche di gioco, last but not least: non proprio fluide, per usare un eufemismo, con una gestione delle hit-box alquanto approsimativa, per usare un altro eufemismo.

Bene.
Spartacus Legends chiude baracca il 22 Dicembre, e per tutto questo Novembre ci fa la graziosa concessione di applicare un bel moltiplicatore "3x" di esperienza, rendendo "umana", diciamo così, la sgobbata (liv.100 di Gears of War 2, anyone?) .
Siccome mi era rimasto un po' sul groppone, mi sono detto che era il momento buono, o meglio l'unico momento buono, per mettersi l'animo in pace e così l'ho ripreso. Da un lato boostate per il livello 50 con il provvidenziale account secondario della provvidenziale seconda console (post dedicato in arrivo a breve), dall'altro, e a piccole dosi, "sbattimento" per riuscire a progredire e sconfiggere tutti i nemici proposti dalla campagna single-player.
Il risultato è che, se da un lato lo sto odiando per la luuuuuunghissima sequela di carica-mena-ricarica ai danni dell'account secondario, dall'altro mi sono trovato a rivedere un po' in positivo il giudizio. Il meccanismo di levelling è ben fatto e dotarsi di nuove armi/corazze che intervengono sull'abilità del lottatore è in effetti di una certa soddifazione, così com'è stato gratificante venire finalmente a capo dei vari lottatori leggendari trovati sul cammino della "campagna", approfondendo tra l'altro un po' l'utilzzo delle varie armi e stili di lotta.
Insomma, un po' dispiace che Spartacus chiuda i battenti, e c'è il sospetto che avrebbe forse meritato un'approccio migliore del "free to play", perchè con una grafica un po' più curata e un gameplay limato "alla Killer Instinct" sarebbe potuto diventare un gioco davvero meritevole.

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