02/08/16

Overlord sarà lei!


Per dirla subito con grande sincerità, a me del totale-globale-generale dei punti conquistati non è che me ne sia mai importato molto. Certo vedere uno che ha diciamo mezzo milione di punti fa una certa impressione, ma è una "impressione" che non necessariamente si ammanta di ammirazione e/o invidia.. scappa certamente un "ammazza questo quanto gioca", ma la cosa  finisce lì. 
Per tornare su livelli più normali, di certo non mi suscita proprio il minimo pensiero avere venti, trentamila punti in più o in meno di qualcun altro.. dato che semplicemente potrebbe trattarsi di persone che giocano da più o meno tempo, dedicandoci più o meno tempo e dedite a più o meno giochi. 
Credo insomma di sfondare una porta aperta con tutti i miei amici e compari di passione nel sostenere che siano altri i fattori da considerare per valutare se qualcuno è un achievement hunter "serio": la percentuale di completamento, il TA rateo degli obbiettivi sbloccati, il numero di giochi millati... varie robe, ma non certo il numerone complessivo di punti! Per dire, ci sono anche di quelli che comprano una cariolata emmezza di giochi, magari sbloccano due o tre obiettivi e poi mollano lì per passare ad un altro...  finiranno anche per avere tanti punti, ma...(ci siamo capiti).

Per quanto mi riguarda ammetto che le "cifre tonde" (i 50mila, i 100mila) mi fanno sempre il loro bell'effetto di pietra miliare raggiunta, e ci faccio caso. Ma non molto altro. 
Va però riconosciuto che, volenti o nolenti, tutti i nostri sforzi e le nostre imprese finiscono in quel calderone! Il nostro gamerscore è l'elemento riassuntivo che immediatamente ci connota come giocatori, tant'evvero che spesso e volentieri campeggia in bell'evidenza a fianco del nostro avatar. 

Da un certo punto di vista è l'antitesi di questo blog, in quanto tentativo di dare sapore all'incessante accumulo di punteggi, livellamenti, potenziamenti, boostate, sgobbate... provando ad articolare questa "frenesia consumistica" in una serie di emozioni, esperienze, ricordi e riflessioni.
Il gamerscore invece, nella sua brutalità, fa il contrario: sembra volermi dire "nun me la 'sta a menà con la rava e la fava...  in soldoni, come stai messo?"
Un gioco si confonde con un altro, una piattaforma con quella successiva, le boostate si mescolano alle imprese memorabili... tutto si riduce ad un unico semplice numero: le migliaia di ore "contenute" in quel numero, con tutta la varietà di situazioni che si portano dentro (dal tedio infinito di hackerare per ore le torrette di Bioshock2 alle esplosioni adrenaliniche delle imprese tipo arrivare al superbowl in Madden) che viene compressa dentro quel numero... confesso che questo pensiero mi suscita qualche inquietudine!

Per restare più a livello terra-terra, e in breve: del punteggio non mi frega molto, però ehi, è il mio punteggio! :-) 
Per cui apprezzo che Microsoft abbia introdotto questo nuovo livello "Overlord" per identificare la fascia di giocatori dal punteggio più prestigioso... e sono molto contento e orgoglione di farne parte! :-D



Post-scriptum: per la serie "la distanza che ormai ci separa dalla normalità". Mi fa uno strano effetto pensare che un punteggio superiore a 100.000, che ritengo tutto sommato rispettabile ma del tutto ordinario sia invece considerato, da chi evidentemente ha in mano dati oggettivi e complessivi visto che è lui a far andare la baracca, un punteggio di assoluta eccellenza rispetto a quella che è la media o comunque il giocatore-tipo. Tendo insomma a dimenticare che ci sono anche quelli che giocano una mezzora ogni tanto, o fanno magari un gioco o due all'anno! :-D


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